martedì 3 giugno 2014
Trapianti, cure e grandine
Grandinata imprevista sui peperoncini e sull'orto. Cinque minuti di furia distruttrice compromettono cinque mesi di cure e speranze.
Una folata improvvisa mi ha distolto dalle mie occupazioni. Procedevo di buon passo nei lavori di ristrutturazione di casa, proprio accanto a quattro grossi vasi di peperoncini Capsicum chinense. Ma ecco che l'impeto del vento ha iniziato a scuotere gli alberi. Una nube tenebrosa si avvicinava velocemente da dietro il monte. Il tempo di raccogliere gli attrezzi di lavoro e la furia distruttrice si è abbattuta …sui miei peperoncini.
Poteva andare sicuramente peggio. Le piante sono ancora vive ma sono rovinate; sì, sono diventate brutte. Non riflettono più la cura e le attenzioni con le quali le ho accudite per diversi mesi.
Eppure, tutto procedeva per il meglio. La prima settimana di maggio, avevo proceduto al trapianto nell'orto della maggior parte delle piantine. Altre le avevo conservate per disporle in quattro grossi vasi, davanti all'ingresso di casa.
Nei vasi, le piante si sono sviluppate più rapidamente. La presenza del muro di sassi mantiene la temperatura più alta durante la notte e protegge dal vento freddo …ma non dalla grandine.
La sola pianta che si è salvata è questo 'White habanero'. Sono riuscito a proteggere il vaso utilizzando la prima cosa che mi è capitata sotto mano: la scopa di saggina della cucina. Chiaramente è arrivato il puntuale rimprovero di mia moglie, per l'uso inconsiderato (secondo lei) dello strumento. Io comunque non lo rimpiango: scopa bagnata ma pianta salvata. Purtroppo gli altri vasi non hanno avuto la stessa fortuna.
Anche l'orto ha avuto i suoi danni. La maggior parte delle piante mostra il passaggio della grandine. Ma io vedo principalmente i peperoncini rovinati anche perchè le insalate non si ammirano e si sostituiscono più facilmente.
È stata una brutta giornata; conclusasi male. Dall'iniziale entusiasmo per l'avanzamento dei lavori alla mestizia della sera. Ma forse, il peggio doveva ancora venire. Durante la notte, tutte le piante si sono seccate e se ne sono andate in una straziante agonia… poi mi sono svegliato. Il sogno, anzi, l'incubo era finito.
Fortunatamente la notte porta consiglio. La mattina seguente ho riesaminato le mie piante senza più nessun'aspettativa particolare. Le foglie sono certamente rimaste brutte e rovinate ma i fiori erano ancora intatti.
Questo fiore di 'Chocolate habanero' è stato strappato dal vento ma è rimasto il frutto, piccolo sì, ma vegeto.
Tutte le piante hanno conservato illesi i fiori e i primi frutti.
Capsicum annuum 'Black namaqualand'
Anche i frutti di questo Capsicum annum sono in ottima forma. Avrebbe dovuto essere uno 'Scotch bonnet' (quindi Capsicum di specie chinense) ma le foglie tradiscono la specie annuum o forse un ibrido. Vedremo…
Il ritorno del sole dopo le abbondanti precipitazioni sta ora favorendo la ricrescita. Speriamo di dimenticare al più presto questo episodio…