lunedì 30 giugno 2014

Pacciamatura con l'umido di cucina

Riciclare i rifiuti umidi di cucina direttamente nelle aiuole dell'orto, arricchisce il terreno e permette di risparmiare acqua.

Melanzana, pacciamatura

Le persistenti piogge invernali sono state scoraggianti. I lavori di casa monopolizzavano il mio tempo. Uscire nel campo tra l'erba alta e bagnata per svuotare l'umido di casa nel cumulo di compost, diventava sempre più pesante. Certo che mettere la compostiera in fondo al campo non è stata un'idea favolosa… Ma ecco che un'aiuola vuota nell'orto mi ha fatto venire un'idea. Ammetto che ho cercato di fare il furbetto. Invece di svuotare l'umido nella lontana compostiera, ho cominciato a svuotarlo direttamente nella più vicina aiuola dell'orto. Per non farmi vedere dai vicini, ogni volta spostavo la pacciamatura prima di versare il bidone e poi ricoprivo il tutto.

L'aiuola è rimasta abbandonata per diversi mesi. In primavera ho deciso di dare un'occhiata: brulicava di vita. Lombrichi e tantissimi insetti avevano lavorato al posto mio per creare un ottimo terriccio, ricco e grasso.

Pacciamatura con umido di cucina

Quasi tutte le tracce degli scarti alimentari erano scomparse. Solo i gusci di noce e di uova sono ancora visibili.

Pacciamatura con umido di cucina

Il risultato è più o meno quello che si ritrova in una compostiera classica; un terriccio di ottima qualità. In primavera, ho deciso così di provare a gettare l'umido di cucina direttamente nelle aiuole attorno alle piante.

Questa tecnica non sostituisce la compostiera ma offre alcuni vantaggi. Innanzitutto l'aiuola beneficia dell'umidità rilasciata dagli scarti di cucina per diverse settimane o mesi. In questo modo si risparmia acqua e tempo. Le piante ricevono l'apporto idrico in modo costante e rischiano meno di prendere delle 'botte di caldo'. Inoltre, saltando la tappa della compostiera, si lavora di meno e si fa meno fatica.

Lo svantaggio principale di questa tecnica è che gli scarti di cucina possono essere messi solo attorno alle piante, senza venire in contatto diretto con esse (altrimenti si rischia di soffocarle o di farle marcire). Anche lo sguardo allibito dei vicini, che vi vedono svuotare i vostri rifiuti nell'orto, potrebbe essere un deterrente…

Ecco un esempio pratico di come procedere per riciclare i vostri scarti di cucina. Sotto questa pianta di melanzane la pacciamatura si è degradata. Si intravvede il suolo argilloso e duro.

Melanzana

Per prima cosa ho aggiunto dei ramoscelli spezzettati. Questa fase non è indispensabile ma è utile per assicurarsi che l'aria possa affluire dal basso. Grazie alla presenza dell'ossigeno si ottiene la decomposizione aerobica; quella inodore.

Melanzana, pacciamatura con umido di cucina

Si versa ora l'umido di cucina. Tutti gli scarti vegetali sono indicati. Piccole dosi di derivati animali sono tollerabili. Residui di carne o pesce, possono rilasciare cattivi odori (per i primi giorni) anche con questa tecnica (cioè con la decomposizione aerobica). In questo caso è meglio ricoprirli bene con altri scarti vegetali. I vegetariani, sono chiaramente avvantaggiati.

Melanzana, pacciamatura con umido di cucina

Un po' di segatura o trucioli di legno da spolverare come il formaggio sulla pasta, completano la ricetta. Il carbonio contenuto nel legno equilibra la dieta dei batteri che si occuperanno della decomposizione. In mancanza di residui lignei si possono usare foglie, paglia o erba secca.

Melanzana, pacciamatura con umido di cucina

Ed infine la pacciamatura classica (in questo caso di fieno) completa l'operazione e nasconde il tutto ai vicini curiosi. C'è da dire che anche l'occhio vuole la sua parte.

Melanzana, pacciamatura con umido di cucinaMelanzana, pacciamatura con umido di cucina
Un'insospettabile aiuola. La presenza d'aria tra i rifiuti impedisce la produzione di cattivi odori.

Entro poche settimane la maggior parte dei residui vegetali saranno decomposti. Rimarrà solo uno strato di utile materiale organico.

Ma non mandiamo in pensione la compostiera. In un grosso cumolo di compost (mediamente un metro cubo minimo) si raggiungono temperature molto alte. In questo modo si distruggono i semi di piante infestanti o comunque non necessariamente desiderate. Il terriccio così prodotto è ideale per le semine in vaschetta o in semenzaio.

Quando invece si utilizzano gli scarti di cucina direttamente nelle aiuole dell'orto, può nascere di tutto. Spesso sono piacevoli sorprese: pomodori, patate, zucche, carote e anche agrumi. Ora mi trovo con decine di piante di limoni, sparse tra melanzane e zucchini…

Limoni nella pacciamatura

Anche le zucche crescono rigogliose e senza una goccia d'acqua.

Zucche nella pacciamatura

Magari vi chiedete cosa potrebbero pensare i vostri vicini vedendovi gettare il vostro bidoncino nell'orto. Chissà cosa avranno pensato i miei, osservandomi spargere rifiuti per poi rimanere delle ore davanti, a fare degli scatti con la macchina fotografica…


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24 commenti :

maza - venerdì 4 luglio 2014
bellissima idea, te la rubo!

Cristian - venerdì 4 luglio 2014
OK, poi facci sapere come è andata...

Jay - venerdì 4 luglio 2014
Anch'io per pigrizia lo faccio da un po' di anni, anziché farmi tutta la passeggiata fino in fondo al giardino, butto dalla porta di cucina nell'aiuola più vicina ... fregandomene dell'eventuale parere dei vicini (nobili e ... con piscina, sì, sì !!!)
E' un'aiuola con piante rigogliosissime, anche se esposta a pieno sud, e col muro che la riscalda.
Avevo rubato l'idea ad altri vicini vissuti in Africa in gioventù, e visto che lì in foresta non esisteva null'altro, procedevano così.

alberto popi - venerdì 4 luglio 2014
Interessante, provo pure io. Grazie!

barca58 - sabato 5 luglio 2014
Grazie Cristian, confermo l'efficacia del risultato è da qualche anno che utilizzo il sistema anche con le teste e le interiora del pesce, fortunatamente abito in una casa indipendente e non do fastidio ai vicini perchè per i primi giorni dalla deposizione dello scarto l'odore è sgradevolissimo.
Posso comunque garantirvi che ottengo degli ottimi risultati sulla qualità del raccolto.
Ciao a tutti

Cristian - sabato 5 luglio 2014
Certo che carne e pesce, sono sempre un po' maleodoranti. Meglio mescolarli bene con scarti vegetali e soprattutto ricoprirli con un abbondante strato di pacciamatura classica.

alberto popi - sabato 5 luglio 2014
Questa mattina ho spostato la pacciamatua e ho buttato i residui vegetali della cucina sull'aiuola coprendoli poi con la paglia spostata precedentemente. La sensazione è quella di un ottimo sistema!
A presto.

barca58 - sabato 5 luglio 2014
Si, davo per scontato che poi il tutto va coperto, io lo faccio sminuzzando le foglie secche di qualche giorno e con i ns. 45° al sole siculo dopo qualche giorno tutto si decompone.

Patrizio - domenica 6 luglio 2014
Anche io adotto da circa un anno un sistema simile. Butto tutti i rifiuti organici direttamente sulle aiuole, spargendoli il più possibile, ma non li ricopro con pacciamatura. Ogni strato scende via via verso il terreno man mano che gli strati sottostanti si decompongono. Quindi i rifiuti più freschi sono quelli che giacciono più in superficie, analogamente a quando accade nel bosco. Se è vero che in questo modo la maggior parte dell'umidità va persa, c'è però il vantaggio che essiccandosi rapidamente all'aria dopo poche ore i rifiuti non mandano più alcun cattivo odore, e non c'è alcun rischio di putrefazioni. Mi interessa però conoscere il tuo sistema, visto che ti permette di non usare acqua! Davvero riesci a non innaffiare mai le zucche? Che quantità di rifiuti mediamente somministri ad una zucca (o zucchina)? Grazie

Cristian - domenica 6 luglio 2014
Vedo che siete già in diversi ad utilizzare un sistema più o meno simile. Così possiamo scambiarci pareri e risultati.
Pero ora, dove avevo abbondato con gli scarti dall'autunno scorso, pomodori, sedani e zucche crescono benissimo senza una goccia d'acqua. Però non so quanto possa essere rappresentativo, visto che quest'anno ci sono state più precipitazioni del solito. Comunque, rispetto alle aiuole non pacciamate in questo modo, vedo una differenza sostanziale.
Adesso, ogni volta che svuoto il bidoncino dell'umido, scelgo una pianta diversa (melanzane, peperoni, zucchini...).

Paola - venerdì 25 luglio 2014
Grazie dell'idea, ho cominciato a farlo sui miei vasi. Solo scarti vegetali però , perché con tutte le formiche che ho sul balcone....

Cristian - sabato 26 luglio 2014
Bene Paola, facci sapere poi come è andata... A presto.

Paola - mercoledì 6 agosto 2014
Funziona! funziona, dovresti vedere la salvia. Grazie

Ari - sabato 13 settembre 2014
Grandii! Vi ho scoperti oggi, ora so come usare al meglio il mio bidoncino dell' umido.
Grazie e complimenti

Maramao - mercoledì 4 aprile 2018
ciao... nessuno leggerà questo commento, suppongo... ci provo lo stesso. compostare scarti non biologici o provenienti da prodotti industriali non ha un impatto negativo sulle piante di un orto naturale? o consumate solo cibo superb(i)o?

Cristian - mercoledì 4 aprile 2018
Ciao Maramao, più che sull'eventuale impatto sul suolo degli scarti umidi provenienti da coltivazioni industriali, mi preoccuperei principalmente del effetto che queste sostanze possono avere sull'intestino di chi le consuma :D

Jay - mercoledì 4 aprile 2018
Verissimo Cristian !
@Maramao Io cerco sempre di comprare bio, e quando non è possibile (tipo i pompelmi per esempio) butto gli scarti alla raccolta municipale dell'umido. Come vedi, leggiamo il tuo commento e ti rispondiamo anche ;)

Maramao - sabato 7 aprile 2018
ehehe, grazie, a distanza di tre anni e mezzo dall'ultimo commento non ci speravo! però non mi arriva la mail di notifica, ogni volta devo ritrovare il post che ho commentato, non è molto pratico. è un problema mio?

Jay - sabato 7 aprile 2018
Io invece ricevo le notifiche per email.
Cristian di sicuro passerà di qui e vedrà di risolvere il problema

Cristian - lunedì 9 aprile 2018
@Maramao, ti consiglierei di guardare nello Spam. Facci sapere...

Mario - lunedì 3 agosto 2020
Buongiorno, non so se ci sia ancora questo scambio di idee, ho un orto e uso il metodo sinergico. Avevo gia' pensato da solo di fare una cosa del genere anche se online la sconsigliano per via del fatto che il compostaggio va fatto in compostiera per via dei meccanismi che si innescano,pero' siccome mi piace anche provare e imparare con l esperienza diretta ho iniziato a farlo lo stesso. A incoraggiarmi sono state anche le vostre esperienze. Grazie speriamo per altro in futuro . Ciao a tutti .

Cristian - martedì 4 agosto 2020
Ciao Mario, ti incoraggio a sperimentare. Specialmente nei luoghi secchi, questo metodo aiuta a mantenere l'umidità del suolo. Facci sapere...

Reg - domenica 16 agosto 2020
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Pensavo di seppellire i miei rifiuti organici nell'orto, funzionerebbe lo stesso?
SE invece mi limito a distribuirli sul terreno, non rischio di attirare animali sgradevoli, quali topi o cinghiali (qui ce ne sono molti)?
Oltre che nell'orto, potrebbe essere un'idea spargere l'organico alle basi degli alberi del bosco? Grazie!

Cristian - lunedì 24 agosto 2020
Ciao Reg, se i rifiuti sono seppelliti, si innescano i batteri anaerobici con effetti diversi. La fermentazione aerobica è più rapida e inodore. Personalmente, non ho avuto nessun problema con gli animali. I cinghiali sono attirati piuttosto dal letame...
Nel bosco, è quello che succede costantemente. La vegetazione cade al suolo e si decompone in superficie...
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